San salvario

È un quartiere centrale di Torino, situato tra la stazione di Porta Nuova e il parco del Valentino. È una porzione di città che merita di essere conosciuta per la sua storia, i suoi monumenti, i suoi palazzi ottocenteschi, per le sue curiose collezioni e il suo carattere multiculturale.


Il Borgo San Salvario viene pianificato tra il 1846 ed il 1854, ma già nella metà del '600, su progetto di Carlo e Amedeo di Castellamonte, vengono edificati la chiesa di San Salvatore, da cui prende il nome, e il castello del Valentino, residenza della Madama Reale Maria Cristina di Francia. Tra gli edifici più antichi vi sono quelli innalzati nel 1852 su disegno di Carlo Promis, all'incrocio tra il viale del Re (oggi corso Vittorio Emanuele II) e la strada di Nizza. Questo primo ampliamento si estendeva fino al viale che portava dal castello del Valentino alla chiesa di San Salvario (corso Marconi). Poco dopo (1860-68) viene costruita la stazione della ferrovia per Genova, l'attuale Porta Nuova. Il secondo ampliamento, fino a corso Bramante, si è compiuto tra il 1861 e l'inizio del Novecento. Uno degli ultimi episodi importanti dello sviluppo è costituito dalla nascita della Fiat nel comprensorio di corso Dante. Il borgo, nonostante un significativo insediamento industriale e operaio, non assunse mai le caratteristiche di "barriera": la popolazione era ed è tuttora mista e varie sono le attività del quartiere, che si sviluppa commercialmente tra i poli del mercato di piazza Madama Cristina (il secondo di Torino per importanza) e il grande comprensorio di commercio all'ingrosso dei "Doks" di corso Dante.


Persone legate a San Salvario

  • Piero Gallo, presbitero
  • Marcantonio Durando, sacerdote del XIX secolo
  • Gustavo Rol, sensitivo del XX secolo, che abitò in Via Pellico,31